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"Le nevi perenni" è la quarta tappa di un percorso cominciato più di tre decenni fa. Segue e approfondisce i temi e le atmosfere di "Avamposto sul confine": il viaggio, l'attenzione al potenziale inquietante e metafisico di cose e azioni ordinarie, la riflessione sulla lingua in generale e quella poetica in particolare, come per una continua verifica della sua forza significante e metaforica. Niente simboli, ma molti correlativi oggettivi, dettagli decisivi visti da una distanza ravvicinata. Le nevi del titolo alludono a uno stato di perfezione e di permanenza che si oppone al flusso continuo del mondo e della vita. Non mancano distorsioni liriche che accendono tensioni verticali nel mezzo del racconto in versi condotto per allusioni, ellissi e improvvise deviazioni. Un libro compatto e al contempo variato e imprevedibile; dove si riconosce facilmente una voce originale, sicura, nitida.